Il primo trimestre del 2019 fa registrare un calo sia in termini di volume che di valore complessivo delle operazioni di M&A annunciate a livello globale rispetto al Q4 del 2018, come riportato nell’ultimo M&A report di Bureau van Dijk.
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I deal più importanti
- Bristol-Myers Squibb ha acquisito l’azienda biofarmaceutica Celgene per 74 miliardi di USD
- La Saudi Arabian Oil Company ha acquisito per 69,1 miliardi di USD una quota del 70% in Saudi Basic Industries Corporation, azienda produttrice di fertilizzanti con sede a Riad
Highlights
- Il volume e il valore dell’attività di M&A sono diminuiti da 25.852 deal, pari 1.142.000 miliardi di USD, nel Q4 2018 a 21.462 deal e 1.129.000 miliardi di USD nel Q1 2019.
- Sia in Europa occidentale che nell’area Asia-Pacifico il valore e il volume registrati sono diminuiti sia rispetto al Q4 2018, che anno su anno.
- Risultati più positivi per il Nord America e l’Europa Centro-orientale, dove l’attività di M&A è cresciuta sia in termini di volume che di valore rispetto al Q4 2018.

“Il declino in termini di volume e valore aggregato dei deal di M&A annunciati nel Q1 2019 è senza dubbio deludente, ma ci sono diversi spiragli di ottimismo”, ha commentato Lisa Wright, managing director M&A products di Bureau van Dijk. “Il fatto che sia il Nord America che l’Europa centro-orientale abbiano avuto risultati positivi è incoraggiante, così come la presenza di deal molto consistenti tra le prime 10 operazioni. Infatti, l’acquisizione di Celgene per 74 miliardi di USD è il quattordicesimo deal più grande registrato, mentre l’acquisizione di Saudi Basic Industries segue in ventesima posizione. Questo dimostra che la propensione per gli affari è tutt’altro che scomparsa ed è un segnale che lascia ben sperare per i risultati del secondo trimestre”.
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